Simbiosi, intestino e forma fisica (prima parte)

30 marzo 2021

Batteri: nemici o alleati?

Siamo una coppia perfetta, la nostra relazione è una vera simbiosi
Ci comportiamo come se fossimo una persona sola, entrambi condividiamo la propria vita con l’altro e ne traiamo beneficio in egual misura. 
Si lo so, starai pensando: beati loro, che coppia perfetta! Se ti dicessi invece che la coppia in questione è composta da te e dalle circa 60 specie differenti di microrganismi che popolano il tuo corpo? 
Immagino che tutto ciò inevitabilmente abbia demolito ogni tua forma di pensiero romantico! Eppure esiste nel tuo organismo una vera e propria popolazione batterica, il microbiota umano. Il suo esordio prende forma al momento della nascita, durante il parto, il neonato viene a contatto con la flora batterica presente sulla mucosa vaginale della madre. Anche l’allattamento determina una colonizzazione di microrganismi che andranno a formare il microbiota umano. I bambini nati con parto cesareo, però, avranno un microbiota più simile a quello presente sulla cute di chi ha assistito la madre, durante il parto. All’interno del corpo umano esiste un vero e proprio metabolismo batterico. I microrganismi presenti nell’uomo sono capaci di produrre una serie di enzimi che hanno il compito di influenzare il metabolismo umano
Ma i batteri sono nemici o alleati?
Seguimi in questo percorso che ti aiuterà a comprendere maggiormente questo sofisticato sistema che è alla base della salute di ogni organismo. Pelle, tessuti ed emozioni mantengono il loro stato di efficienza e salute quando tra noi e i nostri ospiti esiste un rapporto di totale complicità.
Le popolazioni batteriche si dividono in due tipologie: i commensali, sono batteri che vivono in simbiosi con il tuo organismo e gli xenobiotici che sono sostanze estranee all’organismo umano.
I commensali sono presenti sulla superficie della cute o in un organo specifico senza provocare disturbi o generare malattie. I patogeni sono invece causa di patologia perché migrando da un organo diverso da quello in cui vivono normalmente, danno origine a disturbi e malattie
L'Escherichia Coli è, ad esempio, un batterio che si trova fisiologicamente nell'intestino ma, quando migra dall'intestino alla vescica, può diventare patogeno.
I batteri patogeni, senza la presenza dei commensali, producono delle tossine che una volta assimilate finiscono nel fegato e danneggiano l’intero organismo. Un esempio tipico di composti tossici sono quelli presenti negli alimenti che si formano durante i processi di cottura e conservazione, oppure i residui tossici che vengono inseriti negli alimenti Il microbiota interviene nel metabolismo degli xenobiotici. Diversi studi sottolineano l’importanza del ruolo protettivo dello stesso. Gli xenobiotici essendo sostanze estranee alla normale nutrizione dell’organismo risultano tossiche e per tanto, non adatte per le normali funzioni metaboliche del nostro organismo. Ad esempio, la nicotina è estranea al nostro corpo ma funzionale per la pianta del tabacco
L’esposizione continua agli inquinanti crea un terreno fertile all’infiammazione cronica. Si è visto inoltre, che gli inquinanti inducono ad una disbiosi intestinale alterando l’equilibrio tra metaboliti pro-infiammatori e antinfiammatori. Ricordiamo che il metabolita è il prodotto che si forma dopo che una sostanza ingerita viene assimilata dal corpo. Ma quanto è in grado la nostra flora intestinale di donarci benessere? Lo scopriremo nel prossimo appuntamento con "I segreti del benessere"
To be continued…A presto!
14 settembre 2022
Nel precedente articolo abbiamo illustrato come i prodotti solari non siano in grado di fornire alla nostra cute una totale protezione solare, né tantomeno facilitare e stimolare il regolare trofismo cellulare. Si tratta di caratteristiche indispensabili perché la pelle presenti spessore, grado di idratazione, elasticità e compattezza capaci di sostenere la pelle aggredita dai raggi UV. Alcuni integratori, abbiamo visto, sono consigliati per la loro capacità di foto-protezione. Cibo e abbronzatura viaggiano di pari passo! L’azione antiossidante a livello cellulare è regolata da meccanismi intrinseci del nostro organismo. Queste reazioni cellulari necessitano di un continuo apporto di fibre, vitamine e minerali per facilitare tali processi. L’integrazione alimentare ha, difatti, un ruolo fondamentale nel coadiuvare specifiche funzioni fisiologiche e nel potenziare le difese cutanee. Diversi studi scientifici dedicati agli effetti dell’assunzione di carotenoidi sull’organismo hanno evidenziato l’efficacia di questi importanti pigmenti nella protezione cutanea. L’alga Dunaliella presenta un alto contenuto di carotenoidi, la cui azione riepitelizzante e antiossidante fa di quest’alga una tra le più utilizzate nel campo dell’integrazione a scopo abbronzante e difensivo della pelle. Questo vegetale vive in acque la cui salinità presenta concentrazioni molto elevate di cloruro di sodio. La sua proliferazione ci regala la suggestiva visione del colore rosso-arancio tipico delle acque delle saline. Quest’effetto è dato dall’alto contenuto in carotenoidi, come alfa-carotene, beta-carotene, luteina, zeaxantina, criptoxantina. Nello specifico, la somministrazione orale di luteina e zeaxantina si è dimostrata utile per diminuire gli effetti dannosi causati dalla prolungata esposizione alle radiazioni UVB, responsabili di processi infiammatori, iperproliferazione epidermica e ustioni. Gli studi in vitro indicano che carotenoidi come la luteina e la zeaxantina proteggono la membrana cellulare e aumentano la sopravvivenza delle cellule; inoltre riducono il deposito di elastina e inibiscono le metalloproteinasi (MMP), la cui eccessiva produzione è responsabile di invecchiamento cutaneo precoce. L’alto contenuto in carotenoidi rende l’alga Dunaliella capace di coadiuvare specifiche funzioni fisiologiche e di potenziare le difese cutanee. Abbronzarsi sì, ma in sicurezza! Molteplici riviste che affrontano temi dedicati alla bellezza e alla salute della nostra pelle evidenziano l’importanza di usare cosmetici che presentano un fattore di protezione solare (SPF) adeguato ad ogni tipo di pelle. Niente di più vero! Si tende però a sottovalutare che ogni individuo ha una sua specifica caratteristica di produzione di melanina e non sempre è sufficiente usare solo un prodotto solare per abbronzarsi in sicurezza. Il fattore di protezione solare segue i criteri dei fototipi, ma i raggi UV, il fumo, l’assunzione di farmaci, un’alimentazione pro-infiammatoria, ecc. modificano continuamente il grado di idratazione, lo spessore e l’acidità della pelle. Tutti questi fattori predispongono la nostra pelle a produrre barriere difensive più o meno efficaci.  In che modo l’alga Dunaliella Salina è capace di comportarsi come difensore e attivatore cutaneo della melanina? La sua capacità di contrastare l’azione dannosa dei raggi solari è ampiamente documentata. La Dunaliella è un'alga rossa ad alto contenuto di Licopene (carotenoide presente anche in quantità elevata nei pomodori), ma soprattutto di betacarotene sostanze dotate di alto potere antiossidante. I vantaggi nutrizionali offerti da questa alga sono numerosi e sono tutti dovuti dalla presenza di grandi quantità di pigmenti rossi in essa contenuti. Questa combinazione di pigmenti rossi e acidi grassi essenziali agisce in sinergia a diversi livelli cellulari. Il Betacarotene (precursore della Vitamina A), astaxantina, luteina, zeaxantina, acidi grassi polinsaturi, omega 3 e omega 6 sono molecole attive con potente azione anti-radicalica. Il Betacarotene è presente nella microalga fino al 14% del suo peso secco. Questa microalga viene vista con un certo interesse nei processi di rigenerazione cellulare della pelle e del tessuto connettivo. Apportando nell’organismo vitamina A, si contribuisce al normale metabolismo del ferro e si promuove la regolare funzione del sistema immunitario. Il ferro è conosciuto per la sua capacità di trasportare l’ossigeno nel sangue un po' meno per la sua funzione di replicatore cellulare, funzione indispensabile per la struttura di tessuti e organi. L’assunzione di un buon quantitativo di omega 3 limita al massimo la perdita di acqua da parte degli strati epidermici, situazione facilmente riscontrabile dopo una prolungata esposizione al sole. I lipidi del doppio strato corneo epidermico, in particolare gli acidi grassi, le ceramidi e il colesterolo contribuiscono a creare la funzione barriera cutanea. La presenza di acidi grassi essenziali nell’alga dunaliella preserva l’integrità della barriera cutanea e il mantenimento della salute di pelle e membrane mucose. Inoltre, la microalga Dunaliella risulta essere molte efficace per la stimolazione della melanogenesi. In particolare l’estratto secco standardizzato di Dunaliella è ampiamente utilizzato in diversi integratori alimentari. la Dunaliella salina rappresenta un valido integratore naturale per supportare la produzione di melanina, sostenere il trofismo e la funzionalità della pelle, svolgere un'azione di sostegno e ricostituente generale per l'organismo. Ancora una volta, la natura pone rimedio e offre elementi preziosi per la salute dei nostri tessuti. Una curiosità: l’alga Dunaliella produce grandi quantità di antiossidanti per proteggersi dalle radiazioni UV e dalle condizioni di estrema salinità del suo habitat. Attraverso il meraviglioso colore rosso-arancio delle acque delle saline, quest’alga ci racconta la sua particolare capacità di adattarsi incredibilmente alle più estreme condizioni di vita e di sopravvivere in condizioni estreme. Tutto questo “solo” grazie alla produzione di betacarotene. Se a questo punto dell’articolo stai pensando di assumere un integratore alimentare, ricorda che un valido integratore deve avere caratteristiche particolari come non contenere conservanti, coloranti, edulcoloranti o altri additivi alimentari di sintesi. Assicurati che contenga solo ingredienti di prima qualità, lavorati con un processo tecnologico in grado di garantire estratti titolati con un’elevata concentrazione di sostanze funzionali e nutritive.
14 settembre 2022
Eccoci arrivati a settembre! Per molti di noi le vacanze sono ormai un ricordo che sta per sfumare! Sempre più persone però scelgono di posticipare le ferie per godersi la propria vacanza a settembre. I motivi possono essere molti: dal clima più fresco, i costi più bassi rispetto ad agosto, maggiore tranquillità in spiaggia o semplicemente perché andare in vacanza in questo periodo ci permette di affrontare un nuovo anno lavorativo con più grinta. Tutto questo potrebbe far pensare che esporsi al sole a settembre sia meno rischioso rispetto mesi più caldi, come luglio e agosto. Niente di più sbagliato! Tale convinzione è data dal fatto che i raggi del sole, in questo mese dell’anno, sono meno caldi. In realtà a settembre il sole è ancora alto e caldo nel cielo; inoltre i raggi ultravioletti raggiungono sempre la superficie terrestre con intensità diverse (a seconda che siano UVA o UVB) e la loro pericolosità è data appunto dalla capacità di penetrazione degli stessi sulla nostra pelle. La maggior parte dei raggi che arrivano sulla nostra superficie corporea sono raggi UVA (95%) mentre i raggi UVB rappresentano il 5%. Gli UVA in particolare sono presenti tutto l’anno, quindi anche a settembre! Questi raggi hanno una lunghezza d’onda che penetra in profondità nella pelle, sottoponendo i nostri tessuti (senza le giuste precauzioni) alla degradazione delle fibre di collagene e di elastina. Mentre gli UVB sono maggiormente presenti in estate, raggiungendo il picco nelle ore più calde e sono i maggiori responsabili di eritemi e scottature. Grazie agli UVB possiamo esibire la nostra “tintarella” ma, attenzione, che hanno un forte potere eritematogeno! Questa caratteristica rende necessaria un’adeguata protezione solare! Sebbene sia vero che a settembre il sole risulta avere un impatto sulla pelle decisamente meno aggressivo, non dobbiamo sottovalutare che, a fronte di tutto ciò, prendere il sole in questo periodo dell’anno necessita la stessa attenzione e preparazione della pelle adottata nei mesi più caldi. Il fotoinvecchiamento o fotoaging è una delle principali cause di alterazioni del DNA a livello cellulare. L’azione dei radicali liberi e il danneggiamento del collagene sono cause primarie della conseguente comparsa di rughe profonde e di lassità cutanea. Per limitare il danno causato dall’accelerata produzione dei radicali liberi esistono alcuni prodotti cosmetici e farmacologici da applicare sulla pelle, che risultano efficaci nell’attenuare i segni del fotoaging. I cosmetici che contengono alghe sembrano vantare proprietà bioriattivanti sui tessuti cutanei: le loro caratteristiche donano al prodotto proprietà addensanti, viscosizzanti e antiossidanti. Le creme che contengono formulazioni cosmetiche arricchite di alghe apportano sulla pelle trattata interessanti quantità di vitamine, oligoelementi e aminoacidi essenziali. Tutti questi microelementi sono preziosi per la salute della nostra pelle. Le creme solari, invece, seppur indispensabili per proteggerci dai raggi solari, non hanno la capacità di favorire il trofismo e la corretta funzionalità della pelle. Vi sono difatti diverse variabili che agiscono sul processo di formazione dell’abbronzatura e scegliere la giusta protezione solare non è sempre così facile come si pensa! La protezione solare è certamente un’ottima strategia per difendere la nostra pelle dagli effetti nocivi delle radiazioni solari ma non è l’unica. In commercio ve ne sono diverse e i prodotti che le contengono sono riconoscibili attraverso un valore che indica il singolo parametro di protezione solare: il SPF. L’ormai famoso SPF presenta però alcuni limiti quali una scarsa resistenza all'acqua e al sudore, soggettività di chi si espone al sole, quantità di prodotto applicato sulla pelle, effetti e durata limitata delle creme solari. Inoltre per ultimo (non per ordine di importanza) va sottolineato che a tutt’oggi non esiste un codice internazionale sul grado di protezione anti UVA come accade ormai per i filtri UVB. Dunaliella e SPF: Un “cocktail” ideale per la protezione solare? Nei precedenti incontri abbiamo spesso affrontato il tema della prevenzione e di quanto questa sia fondamentale per il mantenimento, non solo del nostro stato di salute ma, anche, per la sua azione anti-age sui tessuti epiteliali. Le alghe in generale, sia sotto forma di integratori sia a livello alimentare e cosmetologico, hanno ormai ampiamente conquistato la maggior parte dei fautori del benessere. Le loro innumerevoli proprietà diuretiche, detossinanti, lipolitiche e antiossidanti fanno delle alghe uno dei principali trattamenti a sostegno della salute dell’organismo. In natura vi sono un’infinità di specie di alghe la cui distinzione è resa possibile dal colore della stessa. Se ne trovano di verdi, brune, rosse e il loro colore indica le proprietà e la specie di appartenenza. Le proprietà nutrizionali delle alghe sono comprovate; integrarle alla dieta apporta benefici a tutto l’organismo e pertanto anche alla pelle. Alcuni integratori alimentari ad alta concentrazione di alghe sono molto indicati per la loro azione foto-protettrice. Il loro utilizzo ha lo scopo di correggere le carenze nutrizionali, mantenere un adeguato apporto di alcuni nutrienti e coadiuvare specifiche funzioni fisiologiche, che sono alla base di una regolare produzione di melanina da parte di alcune cellule presenti nell’epidermide: i melanociti. Oggi, in particolare, ci tufferemo in acque saline alla scoperta di un’alga verde, la Dunaliella. La Dunaliella è un vegetale che vive in acque la cui salinità presenta concentrazioni molto elevate di cloruro di sodio. La proliferazione di quest’alga ci regala la suggestiva visione del colore rosso-arancio tipico delle acque delle saline. La Dunaliella è un’alga ricca di sostanze ad elevata azione antiossidante. Quest’effetto è dato dall’alto contenuto in carotenoidi, come alfa-carotene, beta-carotene, luteina, zeaxantina, criptoxantina. Vuoi saperne di più? Seguimi nel prossimo articolo, scoprirai gli effetti preziosi che l’alga Dunaliella fornisce al nostro organismo. A presto…
4 aprile 2022
Continuano i nostri incontri dedicati alla divulgazione di una metodologia di Estetica Funzionale che ha lo scopo di elevare il più possibile la figura professionale dell’Estetista e dell’Operatore del Benessere. Il fine è quello di accrescere le competenze degli operatori, di promuoverne la loro professionalità e di valorizzare una professione che da troppi anni è stata sottostimata.
4 aprile 2022
Continuano i nostri incontri dedicati alla divulgazione di una metodologia di Estetica Funzionale che ha lo scopo di elevare il più possibile la figura professionale dell’Estetista e dell’Operatore del Benessere. Il fine è quello di accrescere le competenze degli operatori, di promuoverne la loro professionalità e di valorizzare una professione che da troppi anni è stata sottostimata.
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