L’acqua tra Spirito e Materia

27 gennaio 2021

Leggera, adattabile, capace di assumere le forme altrui e di scorrere oltre ogni ostacolo

Chi non vorrebbe essere come l’acqua? Leggera, adattabile, capace di assumere le forme altrui e di scorrere oltre ogni ostacolo!

L’acqua rappresenta l’elemento vitale per eccellenza. Appartiene alla vita, è la vita stessa ed è linfa per tutti gli esseri viventi! È impregnata di significati simbolici tanto che nella religione cristiana è associata a Cristo, al battesimo e alla purificazione. L’acqua è uno dei 4 elementi principali e ad essa sono attribuite qualità come emozione, intuizione e adattabilità. Questa linfa è espressione simbolica del femminile e della nascita, in quanto dona la vita durante il nostro “germogliare” nel grembo materno. In psicanalisi l’acqua è il simbolo dell’inconscio e spesso trova espressione attraverso i nostri sogni.

La conoscenza e l’approfondimento delle proprietà chimico-fisiche dell’acqua ci consente di comprendere l’intima natura delle sue funzioni e il suo coinvolgimento in quasi tutte le funzioni del corpo umano. L’acqua come struttura informazionale è uno dei componenti più presenti negli organismi complessi.
L’acqua riveste un ruolo importante nei processi di comunicazione cellulare ed è il principale costituente dell’organismo umano. Il suo contenuto varia dal 45% al 78% nei vari distretti corporei. Questa percentuale cambia in base alla costituzione, al peso, al sesso e a molti altri fattori. La sua distribuzione negli organi e nei tessuti non è ripartita in modo proporzionato. Alcuni organi come ad esempio l’occhio, i polmoni ed il cuore, presentano elevate percentuali, mentre, nelle sostanze adipose le concentrazioni sono molto inferiori (al di sotto del 10%).

Intorno alla struttura acqua, si organizzano le molecole biologiche che interagiscono tra loro, per mezzo di meccanismi elettrodinamici e chimici. Basti pensare alla sua proprietà di solvente, alla sua capacità di trasportare i nutrienti e di eliminare le scorie.
L’acqua è un elemento indispensabile per il mantenimento delle funzioni cellulari e dell’omeostasi, ossia, quell’equilibrio idrico che permette di mantenere la sua giusta quantità in circolo nelle varie regioni del corpo.

Lo sapevi che l’acqua nel nostro corpo non si presenta in forma pura?

Le cellule del nostro corpo si “dissetano” e galleggiano in una soluzione idro-salina, in quanto l’acqua si presenta legata ai sali minerali e insieme ad essi si sposta dal sangue alle cellule, dal tessuto connettivo al sangue e viceversa, fino ad arrivare ad un’esatta distribuzione tra le parti. L’equilibrio idrico è dunque strettamente legato a quello idro-salino. Questo perché la presenza dell’acqua nei vari organi non deve mai mancare o ridursi.
È proprio il caso di dire che il nostro organismo a differenza del “genere umano” mantiene il suo equilibrio tramite un’equa distribuzione!

Il mantenimento di questo equilibrio idrico è tra i più importanti dei meccanismi osmotici.
Una dieta varia e bilanciata ci permette di assumere molti minerali: ad esempio il cloro, lo zolfo e il fosforo sono reperibili nelle proteine animali e influenzano il pH dei nostri tessuti verso l’acidità. Nei vegetali abbondano il potassio, il calcio, il sodio e il magnesio che hanno una scala di misurazione che vira all’alcalinità. Questi elementi disciolti nell’acqua si presentano nell’organismo sotto forma di ioni positivi o negativi.

Le molecole d’acqua nello strato intermedio del derma sono invece legate al collagene ed ai glicosaminoglicani, più conosciuti come GAG; in particolar modo all’acido ialuronico. Persino lo strato corneo dell’epidermide presenta circa un 20% d’acqua che penetra e si diffonde per diffusione dal derma sottostante, grazie anche alla sinuosità della giunzione dermo-epidermica. Un’idonea concentrazione di acqua ha effetti sulle caratteristiche meccaniche ed estetiche della pelle.

Nella sostanza fondamentale o liquido interstiziale, l’acqua e le molecole in essa presenti possono rendere l’acqua stessa del tessuto connettivale più denso o più fluido. Questa consistenza sarà causa di accumulo tossinico in presenza di sostanza fondamentale densa, mentre saranno favoriti gli scambi di diffusione osmotici con una sostanza fondamentale fluida. In presenza di edema l’acqua si presenta densa e maggiormente libera perché non legata alle proteine. Il liquido edematoso è, difatti, di origine plasmatica ma si differenzia dal plasma per la bassissima concentrazione di proteine.

In ogni ambito, da quello scientifico a quello spirituale, l’acqua assume sempre più il ruolo di curatrice.
Diversi studi scientifici stanno cercando di dimostrare come l’acqua sia in grado di conservare informazioni elettromagnetiche e, pertanto, sia capace di acquisire e rilasciare informazioni. Sempre più spesso si sente parlare di acqua biologica e di struttura informazionale. Con tale definizione s’intende tutta l’acqua presente in un organismo vivente (sia quella all’interno della cellula, sia quella presente nella matrice extracellulare) a esclusione di quella presente nei vasi, nell’intestino e in organi come vescica e stomaco.

Quest’acqua biologica è dotata di memoria e coerenza, ed è in contatto con le membrane cellulari e con le macromolecole biologiche. Le biotecnologie puntano sull’innovazione e, in campo cosmetico, presentano l’acqua come un principio attivo bio quantistico, capace di porre nuove soluzioni per la lotta agli inestetismi. Ogni cosmetico composto da acqua informazionale emette una serie di deboli onde elettromagnetiche, creando dei “messaggi” che l’acqua trasmette alla nostra pelle. La pelle a contatto con acqua coerente aumenta il suo vitalismo e i suoi processi anti-age. Questo nuovo principio attivo non agisce per penetrazione e non si presenta come un’acqua termale o micellare. Tutto questo è pura magia…
14 settembre 2022
Eccoci arrivati a settembre! Per molti di noi le vacanze sono ormai un ricordo che sta per sfumare! Sempre più persone però scelgono di posticipare le ferie per godersi la propria vacanza a settembre. I motivi possono essere molti: dal clima più fresco, i costi più bassi rispetto ad agosto, maggiore tranquillità in spiaggia o semplicemente perché andare in vacanza in questo periodo ci permette di affrontare un nuovo anno lavorativo con più grinta. Tutto questo potrebbe far pensare che esporsi al sole a settembre sia meno rischioso rispetto mesi più caldi, come luglio e agosto. Niente di più sbagliato! Tale convinzione è data dal fatto che i raggi del sole, in questo mese dell’anno, sono meno caldi. In realtà a settembre il sole è ancora alto e caldo nel cielo; inoltre i raggi ultravioletti raggiungono sempre la superficie terrestre con intensità diverse (a seconda che siano UVA o UVB) e la loro pericolosità è data appunto dalla capacità di penetrazione degli stessi sulla nostra pelle. La maggior parte dei raggi che arrivano sulla nostra superficie corporea sono raggi UVA (95%) mentre i raggi UVB rappresentano il 5%. Gli UVA in particolare sono presenti tutto l’anno, quindi anche a settembre! Questi raggi hanno una lunghezza d’onda che penetra in profondità nella pelle, sottoponendo i nostri tessuti (senza le giuste precauzioni) alla degradazione delle fibre di collagene e di elastina. Mentre gli UVB sono maggiormente presenti in estate, raggiungendo il picco nelle ore più calde e sono i maggiori responsabili di eritemi e scottature. Grazie agli UVB possiamo esibire la nostra “tintarella” ma, attenzione, che hanno un forte potere eritematogeno! Questa caratteristica rende necessaria un’adeguata protezione solare! Sebbene sia vero che a settembre il sole risulta avere un impatto sulla pelle decisamente meno aggressivo, non dobbiamo sottovalutare che, a fronte di tutto ciò, prendere il sole in questo periodo dell’anno necessita la stessa attenzione e preparazione della pelle adottata nei mesi più caldi. Il fotoinvecchiamento o fotoaging è una delle principali cause di alterazioni del DNA a livello cellulare. L’azione dei radicali liberi e il danneggiamento del collagene sono cause primarie della conseguente comparsa di rughe profonde e di lassità cutanea. Per limitare il danno causato dall’accelerata produzione dei radicali liberi esistono alcuni prodotti cosmetici e farmacologici da applicare sulla pelle, che risultano efficaci nell’attenuare i segni del fotoaging. I cosmetici che contengono alghe sembrano vantare proprietà bioriattivanti sui tessuti cutanei: le loro caratteristiche donano al prodotto proprietà addensanti, viscosizzanti e antiossidanti. Le creme che contengono formulazioni cosmetiche arricchite di alghe apportano sulla pelle trattata interessanti quantità di vitamine, oligoelementi e aminoacidi essenziali. Tutti questi microelementi sono preziosi per la salute della nostra pelle. Le creme solari, invece, seppur indispensabili per proteggerci dai raggi solari, non hanno la capacità di favorire il trofismo e la corretta funzionalità della pelle. Vi sono difatti diverse variabili che agiscono sul processo di formazione dell’abbronzatura e scegliere la giusta protezione solare non è sempre così facile come si pensa! La protezione solare è certamente un’ottima strategia per difendere la nostra pelle dagli effetti nocivi delle radiazioni solari ma non è l’unica. In commercio ve ne sono diverse e i prodotti che le contengono sono riconoscibili attraverso un valore che indica il singolo parametro di protezione solare: il SPF. L’ormai famoso SPF presenta però alcuni limiti quali una scarsa resistenza all'acqua e al sudore, soggettività di chi si espone al sole, quantità di prodotto applicato sulla pelle, effetti e durata limitata delle creme solari. Inoltre per ultimo (non per ordine di importanza) va sottolineato che a tutt’oggi non esiste un codice internazionale sul grado di protezione anti UVA come accade ormai per i filtri UVB. Dunaliella e SPF: Un “cocktail” ideale per la protezione solare? Nei precedenti incontri abbiamo spesso affrontato il tema della prevenzione e di quanto questa sia fondamentale per il mantenimento, non solo del nostro stato di salute ma, anche, per la sua azione anti-age sui tessuti epiteliali. Le alghe in generale, sia sotto forma di integratori sia a livello alimentare e cosmetologico, hanno ormai ampiamente conquistato la maggior parte dei fautori del benessere. Le loro innumerevoli proprietà diuretiche, detossinanti, lipolitiche e antiossidanti fanno delle alghe uno dei principali trattamenti a sostegno della salute dell’organismo. In natura vi sono un’infinità di specie di alghe la cui distinzione è resa possibile dal colore della stessa. Se ne trovano di verdi, brune, rosse e il loro colore indica le proprietà e la specie di appartenenza. Le proprietà nutrizionali delle alghe sono comprovate; integrarle alla dieta apporta benefici a tutto l’organismo e pertanto anche alla pelle. Alcuni integratori alimentari ad alta concentrazione di alghe sono molto indicati per la loro azione foto-protettrice. Il loro utilizzo ha lo scopo di correggere le carenze nutrizionali, mantenere un adeguato apporto di alcuni nutrienti e coadiuvare specifiche funzioni fisiologiche, che sono alla base di una regolare produzione di melanina da parte di alcune cellule presenti nell’epidermide: i melanociti. Oggi, in particolare, ci tufferemo in acque saline alla scoperta di un’alga verde, la Dunaliella. La Dunaliella è un vegetale che vive in acque la cui salinità presenta concentrazioni molto elevate di cloruro di sodio. La proliferazione di quest’alga ci regala la suggestiva visione del colore rosso-arancio tipico delle acque delle saline. La Dunaliella è un’alga ricca di sostanze ad elevata azione antiossidante. Quest’effetto è dato dall’alto contenuto in carotenoidi, come alfa-carotene, beta-carotene, luteina, zeaxantina, criptoxantina. Vuoi saperne di più? Seguimi nel prossimo articolo, scoprirai gli effetti preziosi che l’alga Dunaliella fornisce al nostro organismo. A presto…
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La maggior parte dei raggi che arrivano sulla nostra superficie corporea sono raggi UVA (95%) mentre i raggi UVB rappresentano il 5%. Gli UVA in particolare sono presenti tutto l’anno, quindi anche a settembre! Questi raggi hanno una lunghezza d’onda che penetra in profondità nella pelle, sottoponendo i nostri tessuti (senza le giuste precauzioni) alla degradazione delle fibre di collagene e di elastina. Mentre gli UVB sono maggiormente presenti in estate, raggiungendo il picco nelle ore più calde e sono i maggiori responsabili di eritemi e scottature. Grazie agli UVB possiamo esibire la nostra “tintarella” ma, attenzione, che hanno un forte potere eritematogeno! Questa caratteristica rende necessaria un’adeguata protezione solare! Sebbene sia vero che a settembre il sole risulta avere un impatto sulla pelle decisamente meno aggressivo, non dobbiamo sottovalutare che, a fronte di tutto ciò, prendere il sole in questo periodo dell’anno necessita la stessa attenzione e preparazione della pelle adottata nei mesi più caldi. Il fotoinvecchiamento o fotoaging è una delle principali cause di alterazioni del DNA a livello cellulare. L’azione dei radicali liberi e il danneggiamento del collagene sono cause primarie della conseguente comparsa di rughe profonde e di lassità cutanea. Per limitare il danno causato dall’accelerata produzione dei radicali liberi esistono alcuni prodotti cosmetici e farmacologici da applicare sulla pelle, che risultano efficaci nell’attenuare i segni del fotoaging. I cosmetici che contengono alghe sembrano vantare proprietà bioriattivanti sui tessuti cutanei: le loro caratteristiche donano al prodotto proprietà addensanti, viscosizzanti e antiossidanti. Le creme che contengono formulazioni cosmetiche arricchite di alghe apportano sulla pelle trattata interessanti quantità di vitamine, oligoelementi e aminoacidi essenziali. Tutti questi microelementi sono preziosi per la salute della nostra pelle. Le creme solari, invece, seppur indispensabili per proteggerci dai raggi solari, non hanno la capacità di favorire il trofismo e la corretta funzionalità della pelle. Vi sono difatti diverse variabili che agiscono sul processo di formazione dell’abbronzatura e scegliere la giusta protezione solare non è sempre così facile come si pensa! La protezione solare è certamente un’ottima strategia per difendere la nostra pelle dagli effetti nocivi delle radiazioni solari ma non è l’unica. In commercio ve ne sono diverse e i prodotti che le contengono sono riconoscibili attraverso un valore che indica il singolo parametro di protezione solare: il SPF. L’ormai famoso SPF presenta però alcuni limiti quali una scarsa resistenza all'acqua e al sudore, soggettività di chi si espone al sole, quantità di prodotto applicato sulla pelle, effetti e durata limitata delle creme solari. Inoltre per ultimo (non per ordine di importanza) va sottolineato che a tutt’oggi non esiste un codice internazionale sul grado di protezione anti UVA come accade ormai per i filtri UVB. Dunaliella e SPF: Un “cocktail” ideale per la protezione solare? Nei precedenti incontri abbiamo spesso affrontato il tema della prevenzione e di quanto questa sia fondamentale per il mantenimento, non solo del nostro stato di salute ma, anche, per la sua azione anti-age sui tessuti epiteliali. Le alghe in generale, sia sotto forma di integratori sia a livello alimentare e cosmetologico, hanno ormai ampiamente conquistato la maggior parte dei fautori del benessere. Le loro innumerevoli proprietà diuretiche, detossinanti, lipolitiche e antiossidanti fanno delle alghe uno dei principali trattamenti a sostegno della salute dell’organismo. In natura vi sono un’infinità di specie di alghe la cui distinzione è resa possibile dal colore della stessa. Se ne trovano di verdi, brune, rosse e il loro colore indica le proprietà e la specie di appartenenza. Le proprietà nutrizionali delle alghe sono comprovate; integrarle alla dieta apporta benefici a tutto l’organismo e pertanto anche alla pelle. Alcuni integratori alimentari ad alta concentrazione di alghe sono molto indicati per la loro azione foto-protettrice. Il loro utilizzo ha lo scopo di correggere le carenze nutrizionali, mantenere un adeguato apporto di alcuni nutrienti e coadiuvare specifiche funzioni fisiologiche, che sono alla base di una regolare produzione di melanina da parte di alcune cellule presenti nell’epidermide: i melanociti. Oggi, in particolare, ci tufferemo in acque saline alla scoperta di un’alga verde, la Dunaliella. La Dunaliella è un vegetale che vive in acque la cui salinità presenta concentrazioni molto elevate di cloruro di sodio. La proliferazione di quest’alga ci regala la suggestiva visione del colore rosso-arancio tipico delle acque delle saline. La Dunaliella è un’alga ricca di sostanze ad elevata azione antiossidante. Quest’effetto è dato dall’alto contenuto in carotenoidi, come alfa-carotene, beta-carotene, luteina, zeaxantina, criptoxantina. Vuoi saperne di più? Seguimi nel prossimo articolo, scoprirai gli effetti preziosi che l’alga Dunaliella fornisce al nostro organismo. A presto…
4 aprile 2022
Continuano i nostri incontri dedicati alla divulgazione di una metodologia di Estetica Funzionale che ha lo scopo di elevare il più possibile la figura professionale dell’Estetista e dell’Operatore del Benessere. Il fine è quello di accrescere le competenze degli operatori, di promuoverne la loro professionalità e di valorizzare una professione che da troppi anni è stata sottostimata.
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